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IMPIANTI CON ACCUMULO

L’interesse per i sistemi d’accumulo da abbinare al fotovoltaico domestico in Italia negli ultimi tempi è altissimo. Non c’è da meravigliarsi: con prezzi dell’elettricità dalla rete tra i più alti in Europa e con la fine della tariffa feed-in del Conto Energia, nel nostro paese la parola d’ordine nel FV , ora più che mai, è massimizzare l’autoconsumo. E’ dunque il momento di capire se, con i prezzi attuali, sia già conveniente installare un piccolo sistema di accumulo abbinato al fotovoltaico. Abbiamo costruito dei business plan ipotetici, scoprendo che grazie alla detrazione fiscale del 50% già ora installare un piccolo impianto FV con accumulo sembra un buon affare.

COME FUNZIONA?

Quando il mio impianto produce (di giorno) posso stoccare temporaneamente parte dell’energia in surplus per utilizzarla la sera quando i pannelli non producono. Così la sera, anziché acquistare energia dalla rete, a un prezzo che per i clienti residenziali è di circa 0,19 €/kWh, potrò utilizzare quella autoprodotta e stoccata di giorno nelle batterie. In questo modo si riducono i costi in bolletta: in linea di massima con un autoconsumo del 70% il costo di un impianto fotovoltaico domestico con batterie, realizzato beneficiando delle detrazioni fiscali, viene ammortizzato in 9-10 anni

A patto che le batterie non immettano energia in rete, UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO CON ACCUMULO lo si può fare sempre, anche per gli impianti realizzati in passato che ricevono gli incentivi del secondo, del terzo o del quarto Conto Energia. Unica eccezione è per gli impianti installati con il primo Conto Energia, cioè quelli allacciati tra il 2005 e il 2007, che altrimenti perderebbero il diritto alla tariffa incentivante.

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